
Perchè la scienza è ... per tutti gli appassionati!
Blog
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Gli effetti delle droghe
Alcune testimonianze di persone che sono uscite dal tunnel della droga:
www.youtube.com/watch?v=FNpoxcswoJg
www.youtube.com/watch?v=tKVSWkRhPJ8
www.youtube.com/watch?v=50eTiGJYdzY
www.youtube.com/watch?v=s-zcNvBRz4k
www.youtube.com/watch?v=wvYxIus8r6A
Lavoro di Carolina:
Presentazione droghe.ppt (1,6 MB)
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L'universo in 62 ordini di grandezza!
Una bellissima animazione che permette di vedere quanto possono essere grandi e quanto possono essere piccole le cose che la scienza riesce a studiare (ad oggi ...)!
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La prima donna ad aver vinto il premio Nobel per la fisica: Marie Curie
“È stata la prima donna e l'unico scienziato a vincere due premi Nobel (Fisica, nel 1903, e Chimica, nel 1911), eguagliata in seguito dal chimico Linus Pauling ma solo perché prese il Nobel per la Pace oltre a quello della Chimica, e ha dato il suo nome a un'unità di misura, il Curie, che misura la radioattività degli elementi.
Soprattutto, Marie Curie è riuscita a essere scienziata, madre e sposa insieme, riuscendo in tutti quei campi che gli uomini del suo tempo, ma anche del nostro, ritenevano inadatti alle donne, considerate incapaci di fare tutto quello che Marie e tante donne prima e dopo di lei hanno fatto e fanno per se stesse e gli altri.
La vita
Maria Sklodowska Curie nasce a Varsavia, in Polonia, il 7 novembre 1867, quinta figlia dopo tre femmine e un maschio. Il padre è scienziato e insegnante di Fisica, la madre è direttrice di scuola. L'istruzione e lo studio diventano da subito centrali nell'educazione dei figli, al punto che i due genitori fanno loro da insegnanti anche dopo le ore scolastiche.
Maria svetta su tutti per le sue capacità e intelligenza, ma finito il ginnasio si trova un ostacolo all'apparenza insormontabile: alle donne l'accesso all'università è proibito. I suoi genitori non erano dello stesso avviso, oltre che dell'idea che uomini e donne dovessero avere naturalmente gli stessi diritti sociali.
Questo pensiero che oggi è (quasi) dato per scontato, non lo era affatto non solo alla fine del XIX secolo, ma anche fino a pochi decenni fa: basti pensare che in Italia le donne hanno potuto votare per la prima volta solo nel 1946, poco meno di settant'anni fa. [...]
https://www.stpauls.it/gio/1129gi/scienzaetecnologia.html
Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Marie_Curie
Lavoro di Carola:
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Focus sui tumori
Come si forma un tumore
All'interno di ogni cellula esistono in realtà dei "geni controllori" destinati a impedire che una cellula "sbagliata" possa sopravvivere. Perché il processo tumorale si inneschi bisogna che anche questi "controllori" siano fuori uso. A causa di questo "guasto" nel meccanismo che ne controlla la replicazione, le cellule si dividono quando non dovrebbero e generano un numero enorme di altre cellule con lo stesso difetto di regolazione. Le cellule sane finiscono quindi per essere soppiantate dalle più esuberanti cellule neoplastiche.
Sia le cellule di un tumore benigno che quelle di un tumore maligno tendono a proliferare in maniera abnorme ma, e questa è la differenza fondamentale, solo le cellule di un tumore maligno - in seguito ad ulteriori modificazioni a carico dei geni - tendono a staccarsi, a invadere i tessuti vicini, a migrare dall'organo di appartenenza per andare a colonizzare altre zone dell'organismo. Il tumore benigno rimane dunque limitato all'organo in cui si è sviluppato, mentre il tumore maligno - nel corso di un processo che può avere una lunghezza estremamente variabile e che dura comunque anni - estende la malattia ad altri organi, fino a colpire e compromettere organi vitali quali il polmone, il fegato, il cervello. Questo processo prende il nome di metastatizzazione e le metastasi rappresentano la fase più avanzata della progressione tumorale, costituendo la causa reale dei decessi per cancro.
In Italia i tumori che colpiscono maggiormente la popolazione sono quelli al colon retto, al polmone, al seno, alla prostata. Ma questo non significa che le altre forme tumorali non incidano in modo rilevante sulla salute (e sulla qualità della vita) dei cittadini.
Il tumore del cavo orale
L’incidenza cresce con l’età e si riscontra in prevalenza nelle aree alpine e nel Nord Est (a causa del maggior consumo di alcol e tabacco), rappresenta il 4% dei tumori maligni nell’uomo e l’1% nella donna. Ogni anno in Italia vengono scoperti, grazie alla diagnosi precoce, 4.000 nuovi casi di tumori del cavo orale, guaribili in altissima percentuale.
Segni clinici
Macchie bianche o rosse persistenti, ulcerazioni o vegetazioni persistenti, indurimento localizzato. Spesso queste lesioni insorgono in prossimità di un dente cariato o nei punti di appoggio delle protesi dentarie. Le sedi più colpite sono la lingua, il pavimento della bocca, la mucosa della guancia, la regione tonsillare.
Il tumore del collo dell'utero
Il tumore del collo dell’utero è più frequente nella fascia di età compresa tra i 35 e i 50 anni, con 3.500 nuovi casi/anno. La principale causa responsabile è l’infezione da Papilloma Virus umano (HPV), in particolare di tipo 16 e 18 che si trasmette durante l’attività sessuale.
Segni clinici
Perdita di sangue dopo un rapporto sessuale, perdita di sangue tra un ciclo e l’altro o in menopausa, perdite vaginali. Tuttavia il tumore, soprattutto nelle fasi iniziali, è frequentemente asintomatico.
Tumore del colon-retto
E' la seconda causa di morte per tumore nell’insieme dei due sessi in Italia. Ogni anno 34.000 persone si ammalano di un carcinoma colon-rettale e 17.000 muoiono per questa malattia. L’incidenza è elevata nei Paesi ad alto sviluppo economico e di conseguenza si ritiene che il rischio sia associato ad una dieta ricca di grassi, proteine, calorie, alcol e carne, ma povera di fibre, calcio e folati.
Segni clinici
Modificazione delle abitudini intestinali: in particolare stipsi ingravescente ed alternanza fra stipsi e diarrea, perdita di sangue con le feci, dolori addominali di tipo colico.
Il tumore del corpo dell'utero
In Italia la sua incidenza è di 7.700 casi l’anno. Rappresenta il quarto tumore del sesso femminile, dopo il carcinoma della mammella, del colon e del polmone. Colpisce le donne in post-menopausa con una percentuale di eccezioni di circa il 10%.
Segni clinici
Perdita di sangue tra un ciclo mestruale e l’altro in età peri-menopausale o in menopausa.
Il tumore del polmone
In Italia l’incidenza del tumore del polmone è di oltre 38.000 casi l’anno per gli uomini e di oltre 8.000 per le donne. Da solo rappresenta il 20% di tutte le morti per tumore in Italia ed è al primo posto come causa di morte per tumore negli uomini. È in aumento nelle donne in Italia e in Europa in seguito all’acquisizione dell’abitudine del fumo. Il fumo di sigaretta ne è la causa principale. Negli Stati Uniti, nel Nord Europa, e anche in Italia per gli uomini l’incidenza è diminuita in seguito alla riduzione del consumo di tabacco.
Segni clinici
Episodi di tipo broncopolmonitico che non guarisce con le usuali cure. Modificazione delle caratteristiche sonore della tosse cronica mattutina e stizzosa del fumatore. Sangue nell’escreato.
Il tumore del rene
Il tumore del rene rappresenta circa il 2% di tutti i tumori, con una incidenza di circa 6.000 casi/anno in Italia. La frequenza è doppia negli uomini che nelle donne.
Segni clinici
In fase iniziale questa malattia può non dar segno di sé e non provocare disturbi particolari. I sintomi classici di tumore del rene avanzato sono tre: una massa palpabile nell’addome, il riscontro di sangue nelle urine (ematuria) e il dolore localizzato a livello lombare. Ci sono poi effetti più generali sull’organismo quali per esempio la perdita di peso, una marcata stanchezza, febbre, anemia, ipertensione arteriosa e ipercalcemia.
Tumore del fegato
Viene considerato un tumore primitivo non frequente con circa 5.000 nuovi casi/anno in Italia. Sono invece relativamente frequenti i tumori secondari, ovvero le metastasi, che colonizzano il fegato provenendo da altri organi.
Segni clinici
Il tumore del fegato e stato anche chiamato tumore silenzioso perché, soprattutto nelle fasi iniziali, non dà alcun segno di sé. Via via che la malattia si diffonde, però, iniziano a comparire i sintomi specifici, tra i quali il dolore alla parte superiore dell’addome, che si puo irradiare anche al dorso e alle spalle, l’ingrossamento del ventre, la perdita di peso e di appetito, la nausea, il vomito, la sensazione di sazietà, la stanchezza, l’ittero, la colorazione scura delle urine e la febbre, l’edema agli arti inferiori.
Il tumore del pancreas
Ogni anno sono circa 6.000 le persone colpite dal tumore del pancreas.
Segni clinici
Purtroppo il tumore del pancreas in fase precoce non dà segni particolari. La diagnosi spesso viene fatta quando la malattia è già estesa. Possono così manifestarsi perdita di peso e di appetito, ittero, dolore localizzato all’addome superiore o medio, spesso irradiato in regione dorsale, astenia, nausea o vomito.
Federico
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C'è da aver paura degli OGM?
Un'interessante riflessione tratta da un articolo de "Il Sole 24 Ore"
"... Oggi molte delle varietà vegetali che compongono la nostra dieta sono il frutto di selezioni mirate, assistite da tecniche biotecnologiche. La storia dell'agricoltura è fatta di tecniche di selezione e miglioramento. Solo negli ultimi sessant'anni sono state create oltre duemila varietà ne è testimonianza il fatto che in rarissimi casi le specie agricole che contribuiscono alla nostra dieta quotidiana esistono allo stato selvatico. Su diversi aspetti il dibattito scientifico risulta molto animato e questo rafforza il mio convincimento che le situazioni vadano valutate caso per caso e il problema non si possa ridurre allo scontro ideologico tra pro e contro Ogm. Stiamo attenti a non generalizzare. Andrebbe invece detto a gran voce che l'unico modo per socializzare i i vantaggi dello sviluppo è la ricerca pubblica, strumento che può realmente contribuire a rompere gli oligopoli della conoscenza e facilitare lo sviluppo di soluzioni ai problemi agronomici, soprattutto in ampie aree del mondo meno sviluppato...." di Maurizio Martina -
https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-11-13/sugli-ogm-si-puo-trovare-terza-via-i-si-e-no-072708.shtml