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Vediamo un po' questo DNA ...

28.12.2013 16:58
Estrazione del DNA dalle cellule di pomodoro 
 

  

 
Introduzione 
L’obiettivo di questa esperienza è quello di osservare la molecola degli acidi nucleici, dopo averla separata 
dall’involucro nucleare e cellulare in cui è contenuta all’ interno della cellula. Il campione biologico di partenza, 
da cui si estrarrà il DNA, potrebbe essere di vario tipo, noi sceglieremo il pomodoro o frutta a polpa molle 
tipo kiwi. 
 
Questa esperienza si articola in tre fasi: 
 
1. Demolizione struttura cellulare e digestione proteine: 
 in questa prima fase dobbiamo trattare la polpa di pomodoro in modo da disgregare la struttura 
 cellulare, cioè demolire pareti e membrane cellulari e permettere al DNA di uscire dalla cellula e 
 di srotolarsi senza perdere la struttura ad elica. Dobbiamo anche allontanare le proteine attorno 
 alle quali il filamento si avvolge e si ripiega ripetutamente su se stesso; queste proteine si 
 chiamano istoni e devono essere denaturate cioè digerite. 
2. Filtrazione del miscuglio per ottenere l’estratto di DNA in soluzione : 
in questa fase si deve filtrare il miscuglio cellulare per ottenere un estratto in cui il DNA è libero in 
soluzione. 
3. Precipitazione del DNA disidratato : 
a questo punto il DNA libero sarà separato sfruttando la sua proprietà di precipitare in alcool etilico. 
L’alcool etilico disidrata il DNA e lo rende insolubile cio’ si manifesta con precipitazione del DNA che 
si addensa come una gelatina trasparente o biancastra 
 
Materiale occorrente: 
 
- 100g di pomodoro o frutta 
- Soluzione di estrazione: 3g NaCl +10ml detersivo liquido per stoviglie+100ml H2O 
- Solvente precipitante: alcool etilico 95% freddo 
- Provette, becher alto, cilindro graduato, imbuto, cucchiaini, pipette, contagocce, garze, frullatore. 
 
Procedimento: 
 
1. Demolizione struttura cellulare e digestione proteine: 
 
- Preparare la soluzione di estrazione pesando 3g di NaCl e sciogliere in 100 ml di H2O 
- Aggiungere 10ml di detersivo liquido. ( NaCl in soluzione denatura la struttura degli istoni a cui è 
legata la catena del DNA;il detersivo agisce rompendo le membrane cellulari e nucleari , le scioglie) 
- Frullare circa 100g di polpa di pomodoro o frutta (si può anche schiacciare bene in un mortaio con 
pestello) 
- Versare il frullato nella soluzione di estrazione e mescolare bene. 
 
2. Filtrazione del miscuglio per ottenere l’estratto di DNA in soluzione 
 
- Allestire un cilindro con imbuto e garze per filtrare il preparato (togliere eventuale schiuma) 
 
 
3. Precipitazione del DNA disidratato : 
 
- Prelevare 5 ml di filtrato con una pipetta contagocce e porlo in provetta
- Aggiungere 5 ml di alcool etilico 95% freddo (tenuto in frigo) facendolo colare lungo le pareti della 
provetta molto lentamente: l’alcool e il filtrato non si devono mescolare,l’alcool meno denso si 
stratifica sul filtrato e si noteranno due fasi , non scuotere ma agitare delicatamente 
- Si formeranno bollicine di gas al contatto alcool freddo /filtrato poi si osserverà la formazione di una 
sostanza trasparente gelatinosa che man mano aumenta e assomiglia a una medusa. 
 L’alcool disidrata il DNA e lo fa condensare in una sostanza gelatinosa e filamentosa che corrisponde 
 alle catene a doppia elica. 
 
4. Osservazione al microscopio ottico : 
 
- Si può osservare al microscopio il DNA estratto , si preleva con un’ansa sottile un po’ di sostanza 
gelatinosa arrotolandola su se stessa, si deposita su un vetrino portaoggetti si mescola delicatamente 
in una goccia di acqua distillata 
- Poi si colora con una goccia di blu di metilene. Questo colorante è basico quindi si lega con i 
substrati acidi (DNA) 
- Si copre il preparato con un vetrino coprioggetto e si osserva fino a ingrandimento 100X 
- Non si riconoscerà la struttura a doppia elica del DNA, che non è visibile neanche al microscopio 
elettronico, ma si vedranno fiocchetti e filamenti colorati di blu che sono aggregati di catena di DNA.

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