Estrazione del DNA dalle cellule di pomodoro
Introduzione
L’obiettivo di questa esperienza è quello di osservare la molecola degli acidi nucleici, dopo averla separata
dall’involucro nucleare e cellulare in cui è contenuta all’ interno della cellula. Il campione biologico di partenza,
da cui si estrarrà il DNA, potrebbe essere di vario tipo, noi sceglieremo il pomodoro o frutta a polpa molle
tipo kiwi.
Questa esperienza si articola in tre fasi:
1. Demolizione struttura cellulare e digestione proteine:
in questa prima fase dobbiamo trattare la polpa di pomodoro in modo da disgregare la struttura
cellulare, cioè demolire pareti e membrane cellulari e permettere al DNA di uscire dalla cellula e
di srotolarsi senza perdere la struttura ad elica. Dobbiamo anche allontanare le proteine attorno
alle quali il filamento si avvolge e si ripiega ripetutamente su se stesso; queste proteine si
chiamano istoni e devono essere denaturate cioè digerite.
2. Filtrazione del miscuglio per ottenere l’estratto di DNA in soluzione :
in questa fase si deve filtrare il miscuglio cellulare per ottenere un estratto in cui il DNA è libero in
soluzione.
3. Precipitazione del DNA disidratato :
a questo punto il DNA libero sarà separato sfruttando la sua proprietà di precipitare in alcool etilico.
L’alcool etilico disidrata il DNA e lo rende insolubile cio’ si manifesta con precipitazione del DNA che
si addensa come una gelatina trasparente o biancastra
Materiale occorrente:
- 100g di pomodoro o frutta
- Soluzione di estrazione: 3g NaCl +10ml detersivo liquido per stoviglie+100ml H2O
- Solvente precipitante: alcool etilico 95% freddo
- Provette, becher alto, cilindro graduato, imbuto, cucchiaini, pipette, contagocce, garze, frullatore.
Procedimento:
1. Demolizione struttura cellulare e digestione proteine:
- Preparare la soluzione di estrazione pesando 3g di NaCl e sciogliere in 100 ml di H2O
- Aggiungere 10ml di detersivo liquido. ( NaCl in soluzione denatura la struttura degli istoni a cui è
legata la catena del DNA;il detersivo agisce rompendo le membrane cellulari e nucleari , le scioglie)
- Frullare circa 100g di polpa di pomodoro o frutta (si può anche schiacciare bene in un mortaio con
pestello)
- Versare il frullato nella soluzione di estrazione e mescolare bene.
2. Filtrazione del miscuglio per ottenere l’estratto di DNA in soluzione
- Allestire un cilindro con imbuto e garze per filtrare il preparato (togliere eventuale schiuma)
3. Precipitazione del DNA disidratato :
- Prelevare 5 ml di filtrato con una pipetta contagocce e porlo in provetta
- Aggiungere 5 ml di alcool etilico 95% freddo (tenuto in frigo) facendolo colare lungo le pareti della
provetta molto lentamente: l’alcool e il filtrato non si devono mescolare,l’alcool meno denso si
stratifica sul filtrato e si noteranno due fasi , non scuotere ma agitare delicatamente
- Si formeranno bollicine di gas al contatto alcool freddo /filtrato poi si osserverà la formazione di una
sostanza trasparente gelatinosa che man mano aumenta e assomiglia a una medusa.
L’alcool disidrata il DNA e lo fa condensare in una sostanza gelatinosa e filamentosa che corrisponde
alle catene a doppia elica.
4. Osservazione al microscopio ottico :
- Si può osservare al microscopio il DNA estratto , si preleva con un’ansa sottile un po’ di sostanza
gelatinosa arrotolandola su se stessa, si deposita su un vetrino portaoggetti si mescola delicatamente
in una goccia di acqua distillata
- Poi si colora con una goccia di blu di metilene. Questo colorante è basico quindi si lega con i
substrati acidi (DNA)
- Si copre il preparato con un vetrino coprioggetto e si osserva fino a ingrandimento 100X
- Non si riconoscerà la struttura a doppia elica del DNA, che non è visibile neanche al microscopio
elettronico, ma si vedranno fiocchetti e filamenti colorati di blu che sono aggregati di catena di DNA.